martedì 18 marzo 2014

Come avere capelli lucidi, morbidi e forti!

Per capire se il capello è sano bisogna guardarne la consistenza e la luminosità: i capelli sani sono forti, duri, lucidi, splendenti, corposi e morbidi, mentre i capelli stressati sono opachi, porosi, spenti, secchi, fini, con le doppie punte.

Da quando ho cominciato a produrmi shampoo e balsamo in casa i miei capelli sono diventati davvero sani, il contrario di come erano quando mi spalmavo, involontariamente, chili di siliconi per cercare di domare il crespo.
I capelli sani non necessitano di essere tagliati spesso, non diventano unti in fretta e soprattutto non presentano punte spezzate. 


I miei consigli per avere capelli lucidi e morbidi sono i seguenti:

Utilizzare shampoo e balsami con INCI verde in particolar modo privi di siliconi e petrolati, cioè di sostanze che creano una barriera artificiale sul capello che impedisce la naturale idratazione della ciocca. Un buon shampoo lava senza aggredire (come ho scritto qui), lascia la cute morbida (e non quella fastidiosa sensazione per cui sembra che "tiri") e i capelli lucidi, veramente luminosi, senza seccare le punte o sporcare le radici. Un balsamo veramente idratante districa e disciplina ma a differenza dei balsami siliconici non rende i capelli "plasticosi": i balsami a bollino rosso contengono sostanze che formano una guaina intorno alle ciocche per cui i capelli risultano morbidi e non crespi ma solo perché tale guaina impedisce l'idratazione del capello. A lungo andare il capello si spegne, diventando opaco, poroso, secco.

Fare maschere idratanti almeno una volta alla settimana, per esempio utilizzando l'olio di cocco, la polpa di avocado, il burro d'olio (di cui ho parlato qui), un burro montato e altri rimedi di cui ho parlato qui


Provare a fare l'henné, per esempio le tinte vegetali della Khadì di cui io ho provato la tinta color nocciola, che secondo me è spettacolare perché rende i capelli davvero corposi, morbidi, lucidi e forti, oltre a donare degli splendidi riflessi e a esaltare il colore di base.
L'henné è perfetto per i capelli grassi e per la cute con forfora perché ha un potere seboequilibrante: un solo utilizzo e la cute si pulisce perfettamente dalla forfora e dall'unto, è davvero miracoloso. Per coloro che non vogliono utilizzare una tinta vegetale possono provare l'henné neutro oppure la polvere di Amla che è fortemente antiossidante per cui combatte la caduta dei capelli, li rinforza, li rende lucidi e pulisce la cute.


Questi sono io dopo aver fatto l'henné al sole, i riflessi sono nocciola-ramati e i capelli sono super lucidi! Ho utilizzato 50gr della tinta color nocciola, un cucchiaino di polvere di Amla, due cucchiaini di caffè e due di cioccolato: il colore finale è un misto tra ramato sulle punte e nocciola/cioccolato sulle radici.


Fare sciacqui almeno una volta a settimana con acqua, acido citrico e o.e. di limone oppure, se non avete l'acido citrico, potete utilizzare il succo di due limoni e un cucchiaino di aceto di mele. Attenzione a non fare andare questo sciacquo sugli occhi, su qualche bollicino infiammato oppure su parti della cute scorticate come anche sulle pellicine della dita perché vi assicuro che fa molto, molto male!
Questo risciacquo è ricco di sali minerali e vitamine, in particolare la vitamina C che rinforza i capelli e ne combatte la caduta. Inoltre il pH acido chiude le squame del capello rendendolo lucido, il che significa che impedisce che il capello si increspi.
Se avete fatto una tinta vi consiglio di non fare questo risciacquo prima delle 48 ore dalla tinta e non più di una volta a settimana perché il pH acido tende a schiarire il colore!

Da quando utilizzo questi semplici metodi con costanza ho i capelli più belli e sani che mai, non credo di averli mai visti così lucidi e morbidi!
Vi consiglio di provarli al più presto!
https://www.facebook.com/ilmondoecobiodiSara

domenica 9 marzo 2014

Trasformare un olio vegetale in burro

L’ultima “impresa” in cui mi sono cimentata è stata trasformare un olio vegetale in burro, processo che ho chiamato scherzosamente “burrificazione”. 

L’idea è nata quando ho scoperto il burro d’arancia acquistato su Dadalindo: inizialmente l’ho preso per pura curiosità ma quando mi è arrivato a casa e l’ho provato me ne sono innamorata! Ha una consistenza morbidissima, cremosa, soffice, come se fosse il classico burro di latte vaccino, con un paradisiaco profumo d’arancia. Spalmato sulla pelle si assorbe in meno di un secondo e la lascia elastica e vellutata. 

Ho voluto tentare un esperimento e ne ho messo un paio di grammi nel burro cacao per labbra che realizzo con burro di karité, olio di riso, olio di ricino e cera candelilla: è venuto un lip balm così delicato, cremoso, morbido, idratante e pure lucido che mi ha conquistata definitivamente.  Un vero e proprio gloss super idratante!
Così ho deciso di informarmi per capire come è possibile realizzare questo meraviglioso burro d’arancia: sull’INCI sono riportati olio di mandorle dolci, olio essenziale d’arancio dolce, cera di arancia (derivata dalla parte lipofila della buccia d’arancia) e olio vegetale idrogenato. Un po’ complicato da realizzare in casa, mi ha comunque dato lo spunto per provare un nuovo (per me) esperimento, cioè trasformare un qualsiasi olio vegetale in un burro.

“Perché?” mi chiederete voi?
Innanzitutto per sfizio personale, in secondo luogo (ma non meno importante) perché mi serve un altro tipo di burro d’olio della stessa consistenza del burro d’arancia ma che non sia realizzato con un agrume (che è foto sensibilizzante per cui d’estate voglio evitare di inserirlo nel classico burro cacao per labbra) e.. che costi un pochino di meno degli esotici burri venduti da Dadalindo (se andate a dare un’occhiata troverete il burro di caffè, purtroppo non edibile!, burro di pistacchio, burro di tè verde e molti altri, con prezzi non proprio economici). 

Ho cominciato quindi a cercare su internet qualche valida ricetta per realizzare la burrificazione ma non sono riuscita a trovare niente che mi convincesse a pieno così ho deciso di improvvisare (e, per ora, i risultati sono più che soddisfacenti).
Questa è la mia formulazione del burro d’olio:
-          Olio di riso 15gr
-          Olio di mandorle dolci 10gr
-          Olio di oliva 5 gr
-          Cetyl Palmitato 8gr
-          Cera candelilla 5gr


Ho messo gli ingredienti in un ciotolino di ceramica che poi ho posto a sciogliere a bagnomaria, girando con un cucchiaio per far mescolare bene i componenti. Una volta che le cere si sono sciolte ho tolto dal fuoco e ho cominciato a frullare con le fruste (quelle con cui si monta la panna da cucina) invece che col solito frullatore a immersione: piano piano il burro si è chiarificato e ha iniziato ad acquistare una consistenza solida, sebbene comunque sia rimasto molto morbido. Ho smesso di montare quando il burro era chiaro e soffice e quindi ho travasato in un contenitore, aiutandomi con una spatola di silicone per pulire bene ogni residuo dalle fruste.



D’inverno probabilmente è meglio diminuire il cetyl palmitato a 5gr perché le basse temperature tendono a far solidificare il burro, mentre d’estate questa consistenza sarà più che soddisfacente.

Questi oli sono di facile reperibilità, sono molto idratanti e emollienti, ma è possibile sostituirli con qualsiasi altro olio di vostro gradimento. Per esempio, al posto dell’olio di mandorle dolci potete mettere l’olio di cocco della Khadì che è così profumato da rendere questo burro irresistibile e perfetto per i capelli, oppure al posto del cetyl palmitato potete mettere l’alcol cetilico.
Per quanto riguarda la consistenza vi consiglio di regolarvi con le cere secondo i vostri gusti, quindi se preferite un burro più solido aggiungete qualche grammo di cetyl palmitato oppure, se lo volete più morbido, ne togliete un pochino. 

Potete anche sostituire gli oli con gli oleoliti in base alle vostre esigenze: se volete un burro emolliente e cicatrizzante potete utilizzare l’oleolito di iperico e di limone, se lo volete  antiossidante e anti radicali liberi (perfetto per l’estate) potete utilizzare l’oleolito di pomodoro, se lo volete particolarmente idratante e calmante potete utilizzare l’oleolito di camomilla, calendula e lavanda.
Quindi potete aggiungere gli oli essenziali in base alle vostre necessità, per esempio aggiungendo 0,2gr di olio essenziale di lavanda e 1gr di estratto di camomilla al burro realizzato con l’ultimo di oleolito citato (ovviamente dovete aggiungerli a freddo) avrete un composto estremamente idratante, lenitivo, calmante e emolliente da poter utilizzare sulle scottature, le irritazioni, le dermatiti da contatto (anche sul culetto dei bambini!); se volete un burro da applicare sulle ciocche di capelli utilizzerete l’olio di cocco e qualche goccia di olio essenziale di rosmarino e limone che sono lucidanti e rinforzanti, e così via.

Ho intenzione di utilizzare questo burro d’olio nelle seguenti maniere:
-          Come componente del lip balm estivo
-          Preparandoci una maschera per capelli secchi da applicare sulle ciocche umide
-          Aggiungendone qualche grammo alla crema corpo
-          Utilizzandolo puro come styling sulle punte dei capelli prima di asciugarli
-          Mettendolo puro sulla pelle umida, in particolare le ginocchia e i gomiti e sui punti dove mi screpolo maggiormente
-          Massaggiandolo sulle scottature solari estive
-          Applicandolo sulle ciocche umide in spiaggia per proteggere i capelli dai danni della salsedine e dei raggi solari

E’ un vero e proprio balsamo multi-uso facile, economico e veloce da realizzare. Io mi sono divertita moltissimo! 

https://www.facebook.com/ilmondoecobiodiSara