sabato 26 ottobre 2013

A proposito di ingredienti dannosi...

Stamattina una mia amica mi ha segnalato il link di un articolo in cui si parla dei possibili effetti tossici e dannosi del fenossietanolo e in cui se ne sconsiglia l'utilizzo (vale la pena leggerlo, capirete il perché). 
In questo articolo l'autore si limita a riportare la notizia della apparente tossicità di questo elemento senza né citare la fonte né riportare altri dati scientifici e/o chimici a valore di questa ipotesi. La conclusione è che sarebbe meglio evitare di acquistare e consumare cosmetici che contengano questo elemento, con una lista di alcuni prodotti contenenti tale conservanti e di altri che non lo contengono.
In chiosa, in fondo all'articolo, viene espresso l'invito di "privilegiare prodotti naturali privi non solo di phenoxyethanolo, ma anche di parabeni e petrolati, questi ultimi sostanze di bassissima qualità ottenute dal petrolio e che sono diffusissime in questi cosmetici."
 
Per essere un """articolo"""" (parola che metto tra mille virgolette perché, secondo il mio modesto parere, non merita tale appellativo) riportato in un sito frequentato sicuramente da moltissime donne in gravidanza e neomamme, è ricco di spauracchi e di notizie pseudo-scientifiche che, ne sono convinta, contribuiranno non poco a spaventare le fiduciose lettrici che, vedendo il sito in cui viene riportato e vedendo pure il nome strano e articolato di quel composto, gli attribuiranno di sicuro un certo valore e una certa rilevanza. Tali signore saranno portate ad acquistare prodotti non contenenti il fenossietanolo perché avranno letto questa mezza notizia per cui è dannoso per i loro bimbi, e così, sicure di non aver arrecato alcun danno ai loro figli, non si domanderanno neanche per un momento se non esistano sostanze ben più pericolose e nocive del fenossietanolo (e per favore, possiamo scriverlo anche in lingua italiana!). 

Ho voluto quindi, per curiosità, approfondire meglio l'argomento e ho cercato notizie riguardo questo conservante. Ammetto che fosse la prima volta di cui ne sentivo parlare per cui, per dovere morale, ho deciso di colmare le mie lacune.
Ed ecco che cosa ho trovato.

Su questo sito c'è scritto che è un "etere aromatico del glicole etilenico", che "si presenta come un liquido viscoso, trasparente e con debole odore di rosa", che "è solubile sia in acqua che in olio e stabile in assenza di acido cloridrico e forti ossidanti. Il Phenoxyethanol possiede una significativa attività antimicrobica ad ampio spettro. La molecola si lega alla parete dei batteri, bloccando funzioni vitali per la cellula batterica, impedendone la riproduzione e provocandone la morte. È efficace contro batteri gram + e gram -, lieviti e muffe". Innanzitutto quindi abbiamo appreso qualche notizia scientifica in più che in quel sito non era minimamente nominata (cosa che rende, a mio avviso, quell'articolo valido come i soldi del Monopoli); sappiamo quindi la sua origine, sappiamo come si presenta, quali sono le sue caratteristiche e anche perché viene utilizzato nei cosmetici. Finora non c'è nessuna notizia allarmante. La descrizione quindi continua così: "Il Phenoxyethanol è impiegato in ambito cosmetico come conservante, al fine di preservare i prodotti dalla contaminazione microbica. Viene generalmente utilizzato in concentrazioni comprese tra 0,5% e 0,8% e ne è consentito l’uso nei cosmetici fino a una concentrazione massima dell’1%." 
Quindi il fenossietanolo DI PER SE' non è affatto dannoso, il suo utilizzo è consentito dalla legge; casomai, il fenossietanolo è pericoloso perché "si trova spesso in associazione con i parabeni, in quanto costituisce un ottimo solvente per tali molecole e con essi agisce in sinergia nello svolgere l’azione preservante. Nel campo della profumeria il Phenoxyethanol viene impiegato anche come fissativo, grazie alla capacità di stabilizzare le fragranze e di ridurre la velocità di evaporazione del profumo. Il Cosmetic Ingredient Review (CIR) Expert Panel ha recentemente revisionato questo ingrediente, concludendo che può essere considerato sicuro per l’uso cosmetico alle concentrazioni consentite.
Per cui NON E' tanto il fenossietanolo ad essere nocivo, perché alle concentrazioni consentite è stato valutato sicuro, quanto la sua associazione con i PARABENI
Tutto il contrario rispetto a quanto viene sostenuto in quello pseudo-articolo.

Su questo sito invece ho scoperto che il fenossietanolo altro non è che uno dei costituenti del Phenonip, uno dei conservanti maggiormente utilizzati dagli spignattatori. Personalmente però non amo utilizzare il Phenonip perché contiene parabeni. Contiene inoltre glicole propilenico che, a differenza del glicole polietilenico (cioè i PEG), non è tossico per l'uomo. 

Continuando la lettura di quell'articolo, ho notato con mia crescente e viva curiosità che nella lista dei "buoni" erano riportate alcune creme per bebè di due marche non famose per il loro interesse verso l'ecobio: la Nivea e la Johnson.
Accantonando per un attimo i miei pregiudizi nei confronti di queste case cosmetiche, sono andata a controllare l'INCI di tali prodotti speranzosa di trovare finalmente qualcosa che "redimesse" tali aziende, ma ciò che ho scoperto mi ha fatto inorridire.
Di questa lista si salvano soltanto la Weleda e la Admiranda perché sulle altre possiamo stendere un velo pietoso.

Questo è l'INCI della Pasta di Hoffman Sella:
E come potete vedere c'è un bellissimo Petrolatum che troneggia in quarta posizione.

Questo è l'INCI della Nivea Baby Pasta Protettiva:
La cosa sbalorditiva è che troviamo l'acqua solo a metà lista, quindi vuol dire che c'è più Paraffina che acqua (al primo posto la cera microcristallina fa semplicemente rabbrividire). E indovinate un po'? Potete vedere che al quartultimo posto c'è il FENOSSIETANOLO.
Cioè nella lista, secondo quell'articolo, di prodotti non contenenti fenossietanolo, c'è una crema contenente fenossietanolo.

Questo è l'INCI della Aveeno Baby Barrier:
Ho sottolineato le sostanze rosse nel biodizionario. Noterete la presenza di parabeni, EDTA e, ancora una volta, il fenossietanolo....................

Questo è l'INCI della A-Derma Eryase Crema:
Contiene Paraffina, Petrolato e varie sostanze di sintesi quali PEG e copolimeri.

Questo è l'INCI della Penaten Pasta Protettiva:
In prima posizione troviamo Petrolato, prima ancora dell'acqua, e poi Paraffina, Lanolina...

Dulcis in fundo, una chicca per voi: l'INCI della Johnson's Pediatric Oil Protection:
Credo non ci sia bisogno di commentare perché quel Paraffinum Liquidum in prima posizione si commenta da sé.

In conclusione, quando leggete un articolo o un post, prima di farvi prendere dal panico per le presunte caratteristiche nocive di un prodotto o di un ingrediente, informatevi bene. Il web è ricco di siti attendibili in cui poter approfondire questi argomenti. Io stessa, prima di scrivere questo post, ho voluto verificare la veridicità di quanto riportato su quell'articolo e non mi vergogno di dire che molti dettagli li ho scoperti proprio informandomi per scrivere queste parole.
Prima quindi di "fare la guerra" ad un ingrediente infomatevi, leggetevi i dati scientifici e le normative europee. Secondo il mio punto di vista, poi, ci sono composti ben più temibili di un conservante, come i derivati del petrolio e i siliconi.

E' tempo di acquisire consapevolezza!

Alla prossima!
https://www.facebook.com/ilmondoecobiodiSara


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