lunedì 15 luglio 2013

Comedoni o punti neri: è guerra aperta!

"Il comedone è una dilatazione dell'infundibolo del pelo contenente soprattutto cheratina, ma anche lipidi, pigmenti melanici, batteri microaerobi; si distinguono comedoni aperti con orifizio dilatato di colore scuro ("punti neri") e comedoni chiusi con orifizio molto piccolo ("Punti sottopelle"), vere microscisti follicolari" recita il Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica di Cainelli e Giannetti, pag 295. 
Il comedone - sempre secondo Cainelli e Giannetti - è la lesione elementare alla base del processo infiammatorio delle unità follicolo-sebacee chiamato "acne". Le acni si distinguono in endogene e esogene. 
"L'elemento patogenetico fondamentale [dell'acne volgare o giovanile] è dato da alterazioni della cheratinizzazione della parte inferiore dell'infundibolo che, [...], di norma, non cheratinizza. Questo fenomeno [...] è responsabile dell'ostruzione dell'infundibolo e quindi della formazione del comedone. [...]
"I comedoni aperti sono semplici infundiboli follicolari dilatati ripieni di cellule corneificate, sebo, flora batterica, lieviti e talvolta acari. I comedoni chiusi sono piccole cisti infundibolari ripiene di cellule corneificate, sebo e vai microrganismi, con ostio follicolare aperto ma così piccolo da sembrare clinicamente chiuso". 
A pag 299 del Cainelli Giannetti è descritta l'acne cosmetica nella seguente maniera: "dermatite acneiforme conseguente all'uso di sostanze comedogeniche (lanolina, oliminerali) contenute in alcuni cosmetici e si manifesta pervalentemente in sede periorale". 
Queste sono le definizioni cliniche delle manifestazioni patologiche più eclatanti, ma in generale possiamo dire che chiunque almeno una volta nella vita si è ritrovato a combattere contro fastidiosi punti neri (spesso sul naso) pur non soffrendo di acne.
Dal punto di vista eziopatogenetico è chiaro quindi che il comedone nasce da alterazioni della cheratinizzazione che portano all'occlusione dell'infundibolo con conseguente intrappolamento di certi ceppi di batteri, i quali hanno quindi modo di proliferare e causare l'insorgenza di una reazione immunitaria, con richiamo di linfociti neutrofili, e quindi dei brufoli. Questo può accadere in maniera eclatante come appunto nell'acne, oppure in maniera più soft, più strettamente estetica che non patologica, che è anche quello di cui voglio parlare.
La domanda che quindi tutti noi ci siamo chiesti almeno una volta nella vita davanti allo specchio è stata: senza ricorrere al dermatologo, come posso impedire che nascano punti neri, o più semplicemente, come posso farli diminuire?
La prima volta che sono riuscita a dare una concreta risposta a questa domanda fu quando mi approcciai, un po' timidamente, al mondo dell'ecobio. Allora, ero molto scettica al riguardo: spesso sentivo o leggevo frasi che non mi convincevano, parlavano sempre di "naturale" e nel mio piccolo tali rimedi naturali non avevano mai avuto un grande successo; "verde", "naturale", "100% biologico" mi lasciavano un po' perplessa e mi facevano guardare con un occhio sospettoso alle persone che ne decantavano i benefici.
Poi mi dissi: ok, proviamo. E in effetti mi resi conto che tutte quelle parole non dicevano il falso, che se una crema diceva di essere idratante perché conteneva burro di karité lo era realmente... ho cominiciato ad appassionarmi sempre di più a questo mondo sconosciuto, e presto le risposte sono giunte spontaneamente.
Se il comedone, o punto nero, è una ipercheratinizzazione dell'infundibolo pilifero, e quindi se questo aumento dei cheratinizzazione causa un "intrappolamento" di batteri, è necessario evitare di spalmare sulla pelle sostanze che aiutino questo processo.
Come ho scritto in questo post, per la maggior parte sono siliconi, oli minerali, paraffine e petrolati che creano una vera e propria barriera chimica sulle cellule dell'epidermide, e poi altri oli quali l'olio di mandorle dolci, il cui utilizzo è sconsigliato per esempio su una pelle soggetta all'insorgenza di brufoli e punti neri.
Il primo consiglio che do è quello di eliminare totalmente cosmetici che contengono tali sostanze.
Quali sono le sostanze da evitare nei cosmetici (validissima lista che ho trovato qui)?

PETROLATI:
Mineral oil
Petrolatum
Paraffinum liquidum
Cera microcristallina
Vaselina
Paraffina
Microcrystalline Wax

SILICONI:
Dimethicone
Cyclomethicone
Ciclopentasiloxane

CONSERVANTI (CESSORI DI FORMALDEIDE):
Imidazolidinyl urea
Diazolidinyl urea
Methylchloroisothiazolinone
Methylisothiazolinone
Formaldheyde
DMDM hydantoin
Benzylhemiformal, 2-bromo, 2-nitropropane
1,3-diol, 5-bromo, 5-nitro, 1,3-dioxane
methyldibromo glutaronitrile
sodium hydroxymethylglycinate

ALTRI:
Monoethanolamine (MEA) (es: Cocamide Mea)
Triethanolamine (TEA) (es: Cocamide Tea)
Diethanolamine (DEA) (es: Cocamide Dea)
SLS - Sodium Lauryl Sulfate
Ammonium Lauryl Sulfate
PEG - Polietilenglicole
PPG
Triclosan
5-cloro-2-(2,4-diclorofenossi) fenolo
BHA – butilidrossianisolo – E320
BHT – butilidrossitoluene – E321

Il secondo consiglio che mi sento di dare è di evitare di schiacciarli perché la rottura da trauma non fa che attirare la carica neutrofila, cioè in poche parole non fa che favorire l' "arrivo" dei linfociti responsabili della reazione immunitaria e quindi dell'insorgenza del brufolo. Quindi, sarà bene detergere il viso con detergenti adatti ma non aggressivi (mi sento di consigliare questo), passare un tonico a base di infuso di menta e rosmarino, spalmare una crema ecobio che non contenga schifezze ed utilizzare un make up il più naturale possibile. 
Il terzo consiglio è quello di fare almeno due volte a settimana una accurata pulizia del viso (su cui scriverò un post), magari partendo da una doccia calda per allargare i pori, quindi uno scrub leggero per esfoliare la pelle (anche a base di miele e zucchero di canna) e quindi una maschera del viso a base di argilla bianca (che "asciuga" i brufoli e i punti neri), ossido di zinco (seboassorbente), olio essenziale di tea tree (di cui ho parlato qui) e di limone (entrambi sono antibatterici e disinfettanti), noce moscata (disinfettante), e buccia di arancia grattugiata (le bucce degli agrumi, oltre a essere ricchissime di sostanze antiossidanti, sono anche ricche di molecole antibatteriche e disinfettanti naturali).
Infine, se siete pratici dell'arte dello spignatto, vi consiglio di realizzare un gel antibrufoli a base di niacinamide e trietilcitrato (di cui presto posterò una foto), validissimo secondo me nella lotta contro i punti neri.


Fatemi sapere con un commento quali trattamenti preferite nella lotta contro i punti neri e se c'è qualche prodotto secondo voi veramente valido! :)

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