giovedì 18 luglio 2013

Come fare la pulizia del viso

Mi ricordo che quanto ero adolescente la pulizia del viso rappresentava per me una sorta di avvenimento, un vero e proprio evento che si consumava dall'estetista circa una volta ogni due mesi, e ogni volta spendendo soldi e soldi. A quel tempo ancora non avevo capito l'importanza di rimuovere le cellule morte e favorire il rinnovamento cellulare e soprattutto non ne capivo niente di siliconi e paraffine, per cui non oso nemmeno immaginare quale petrolato costosissimo mi sono fatta spalmare sul viso; inoltre, non mi intendevo neanche su cosa necessitasse veramente la mia pelle, piuttosto mi fidavo dell'estetista.
Comunque, per fortuna, questo periodo è lontano anni e anni luce! 
Ormai è un po' di tempo che faccio questa pulizia del viso anche due volte al mese (se non tutti i sabati) e mi sto trovando molto bene; e il bello è che faccio tutto da me, il che lo rende ancora più piacevole e gratificante! 
Vediamo un po' come realizzare una pulizia del viso per pelli miste e impure.


LE FUMENTA
Non so se questo termine esiste realmente in italiano, ma non saprei in quale altro modo chiamarlo: secondo me rende perfettamente l'idea del processo!

Iniziamo facendo bollire una pentola di acqua con dentro due cucchiai di capolini di camomilla, rosmarino e menta: una volta giunta a ebollizione, ponete la pentola su un tavolo e quindi chinatevi su di essa con il viso, coprendovi la testa con un asciugamano, realizzando una sorta di "tendone" anche sulla pentola (attenzione: se avete il raffreddore, ricordatevi di tenere a portata di mano qualche fazzoletto!).
La camomilla ha proprietà lenitive, la menta rinfrescanti e il rosmarino purificanti. 
Dopo circa 20 minuti, i vostri pori risulteranno aperti e pronti ad essere trattati.

SCRUB
Come ho già scritto in questo post, il mio scrub per il viso preferito consiste di due cucchiaini di miele amalgamati con zucchero di canna.
Dopo aver terminato le fumenta, massaggiatevi il viso con questo scrub facendo attenzione a evitare il contorno occhi e concentrandovi sulla zona T; mi raccomando di non applicare troppa pressione altrimenti rischiate di farvi male. 
Una volta sciacquato tutto la pelle risulterà morbida e lucente.

MASCHERA ALLA MENTA PIPERITA
Successivamente, prendete un contenitore e aggiungete:
- un cucchiaino di argilla verde
- un cucchiaino di argilla bianca
- un cucchiaino di ossido di zinco
- bucce di limone e di arancia grattugiate
- un pizzico di noce moscata grattugiata
- o.e. di limone
- o.e. di tea tree (di cui ho parlato qui)
- o.e. di menta
- acqua q.b.

L'argilla verde è purificante mentre l'argilla bianca e l'ossido di zinco sono seboassorbenti e opacizzanti. Le bucce degli agrumi contengono oli essenziali purificanti e antisettici. L'olio essenziale alla menta ravviva la circolazione e favorisce lo smaltimento dei fluidi (e quindi la diminuizione del gonfiore). La noce moscata è antisettica.
Spalmatevi questa mascera sulla zona T evitando il contorno occhi e rimuovete dopo circa 15 minuti, o quando diventa troppo secca. Quindi sciacquate e applicate un tonico purificante (meglio se a base di infuso di rosmarino, salvia, menta, timo e buccia di limone; presto scriverò un post al riguardo). 


IDRATAZIONE
L'ultimo ma non meno importante passo è l'idratazione del viso: adesso i pori sono puliti, la pelle appare luminosa e fresca, morbida, ringiovanita; fondamentale quindi idratarla con una buona crema idratante! 
Io, finché non ho iniziato a produrmi cosmetici in casa, mi trovavo (e mi trovo) molto bene con questa crema della Geomar, facilmente reperibile (si trova alla Conad a pochi €). Ha qualche bollino giallo tuttavia in ultima posizione quindi si può chiudere un occhio.
Questa crema è molto idratante ma per renderla ancora più idratante, antiossidante e antiage l'ho arricchita con:
- Q10 0,5 gr (vedi questo post)
- elastocell 0,5 gr
- tocoferolo 1 gr
- gel di acido ialuronico 2,5 gr
- bioflavonoidi 0,5 gr

In tutto ho fatto 5 grammi di aggiunte per 50 grammi di crema. 
E' una bomba antiage perché contiene ben 2,5gr di acido ialuronico (cosa che in commercio è impossibile da trovare)!

A questo punto la mia pelle è davvero luminosa e pulita, non ci sono imperfezioni e soprattutto è nutrita, giovane, idratata.

Fatemi sapere se provate questo tipo di pulizia del viso con un commento, oppure potete anche richiedermi pulizie specifiche per il tipo di pelle (ovvio che per una pelle secca questo trattamento è troppo aggressivo ;) ), sarò felice di rispondervi!

martedì 16 luglio 2013

Scrub viso e corpo naturali, semplici e fai da te!



E' giunto finalmente il momento anche per me di indossare qualche vestitino estivo, ma purtroppo, come ogni anno dopo la fine della cattiva stagione, la pelle del corpo è secca, ruvida, spessa e spenta mentre quella del viso tende a lucidarsi troppo sulla zona T.
Che fare? Ovvio, un bel trattamento mirato a base di scrub!
Io sono una grande fruitrice degli scrub, dal momento che, soffrendo di ipercheratosi generalizzata negli arti, ho dovuto ben presto farne conoscenza e in poco tempo ho scoperto quelli che funzionano meglio per il mio tipo di pelle.
Qualche anno fa utilizzavo scrub che acquistavo dall'estetista ma non rimanevo mai totalmente soddisfatta del risultato, probabilmente perché solo Dia sa cosa contenevano quei prodotti (tra l'altro, da quanto mi ricordo, neanche economici!). La scoperta dell'ecobio è stata, anche in questo campo, una rivoluzione, perché ho capito che potevo realizzarmi scrub con ingredienti facilmente reperibili e economici ma realmente funzionanti in casa, da sola, con le mie mani.
Per il mio tipo di pelle, l'ideale sarebbe entrare in contatto per almeno quattro mesi l'anno con l'acqua del mare e la luce del sole, ma gli impegni purtroppo me lo impediscono, per cui tutto quello che posso fare è combattere l'ipercheratosi a suon di scrub e creme/oli idratanti.
Il concetto è che se funzionano con la mia pelle, state certi che sulla vostra faranno miracoli!




VISO
Partiamo dal viso: in generale si può dire che uno scrub una volta a settimana sarebbe consigliato per qualsiasi tipo di pelle, perfino quella più sensibile e delicata. Lo scrub infatti consiste nell'esfoliare e togliere le cellule morte, favorendo il rinnovamento cellulare e ostacolando la proliferazione dei batteri all'interno dei follicoli piliferi.
Il migliore scrub che abbia mai utilizzato (ormai il mio preferito in assoluto) è a base di miele e zucchero di canna: in una tazzina mettere circa due cucchiaini di miele e due di zucchero di canna, amalgamare bene il composto e quindi stendere sul viso precedentemente lavato e ancora umido; con molta delicatezza cominciare a massaggiare, evitando il contorno occhi e le tempie ma insistendo su fronte, mento e naso. Quindi risciacquare.
La pelle appare luminosa, pulita, levigata, morbida, ma attenzione: dovete essere molto, molto delicati perché lo zucchero di canna può risultare aggressivo in alcuni casi. 


CORPO
Di scrub per il corpo ne ho provati moltissimi ma non sempre sono rimasta soddisfatta.
Fino a qualche tempo fa utilizzavo il guanto di crine un paio di volte a settimana (per una pelle normale penso basti una) sulle gambe e la pelle si esfoliava (diciamo pure che mi sembrava di cambiare pelle come un serpente!) ma da quando ho scoperto il sale il guanto non mi ha più soddisfatta come prima.

La ricetta di uno degli scrub che preferisco è:
- due cucchiaini di bicarbonato
- due cucchiaini di sale fino
- due cucchiaini di zucchero di canna
- un cucchiaino di succo di limone oppure 2 gocce di olio essenziale di limone
- un cucchiaino di succo di arancia oppure 2 gocce di olio essenziale di arancio dolce
- buccia d'arancia e di limone grattugiate
- un cucchiaio di miele
- o.e. di tea tree (pochissime gocce)
- o.e. di menta (pochissime gocce)
- olio di oliva
- olio di mandorle dolci

Non ho messo le quantità degli oli perché secondo me bisogna basarsi sulla consistenza: deve venire una pappetta omogenea finemente spalmabile per cui dovete capire voi quanto olio o sale in più va messo.
Le bucce degli agrumi sono ricche di oli essenziali; il succo è ricco di sostanze purificanti.
Il bicarbonato e il sale sono estremamente esfolianti; l'o.e. di limone è disinfettante, l'o.e. di tea tree antibatterico, l'o.e. di menta riattiva la circolazione; l'olio di oliva e di mandorle dolci sono tra i più idratanti. Ovviamente bisogna controllare una eventuale allergia agli oli essenziali PRIMA dell'utilizzo.
Applico questo scrub sotto la doccia, sulla pelle bagnata: comincio a massaggiare dalle caviglie e salgo fino alle cosce, realizzando movimenti circolari, e poi lo sciacquo via. Lo sconsiglio sul decolleté perché è molto aggressivo. 
Lo utilizzo circa una volta a settimana e ho notato che aiuta la fuoriuscita dei peli, soprattutto se utilizzato prima della depilazione, ecco perché ne consiglio l'utilizzo anche sull'inguine.
Molto importante: utilizzate questo scrub al massimo una settimana prima di andare al mare perché, contenendo gli oli essenziali degli agrumi, è altamente fotosensibilizzante!

Un'altra ricetta di uno degli scrub homemade che preferisco è questa (è basato sullo Scrub Lemongrass e menta della Saponaria): 
- 7 cucchiaini di zucchero di canna
- 9 cucchiaini di sale fino
- 6 cucchiaini di mandorle tritate
- 10 cucchiaini di olio di mandorle dolci
- 16 cucchiaini di olio di riso (si trova alla coop!)
- 10 gocce di o.e. menta e 10 gocce di o.e. di rosmarino: sono anticellulite, tonificanti, stimolano la circolazione (facoltativi)
- 10 gocce di o.e. di limone

Dopo aver amalgamato bene sembra una pappetta compatta, in cui l'olio non si separa dalla parte solida. Questo scrub è veramente valido secondo il mio punto di vista, e può essere utilizzato anche due volte a settimana.
Consiglio di utilizzarlo sotto la doccia, dopo aver ammorbidito la pelle con l'acqua calda e il sapone: massaggiarlo dalle caviglie verso le cosce con movimenti circolari, stimolando la circolazione. Secondo alcune fonti si possono aggiungere un paio di cucchiaini di caffè per aumentarne il potere drenante e tonificante.



Negli ultimi periodi ho cercato di ricrearmi in casa i famosi talasso scrub di cui si parla molto ultimamente: ho acquistato quello della Geomar con cui mi sono trovata molto, molto bene, ma una volta letto l'INCI mi sono resa conto che avrei potuto tranquillamente riprodurlo in casa, risparmiando anche un po' di soldini (essenzialmente si tratta di olio, sale e colorante!).
Bisogna realizzare una pappetta con:
- due cucchiai di sale grosso
- due cucchiai di sale fino
- un cucchiaio di bicarbonato (facoltativo, non è nella ricetta ma io lo aggiungo per il suo potere esfoliante)
- un cucchiaio di olio di oliva
- un cucchiaino di olio di mandorle dolci
- un cucchiaino di olio di riso (facoltativo, lo aggiungo perché è ricchissimo di vitamina E)
- un cucchiaino di olio di argan (facoltativo, io lo aggiungo per aumentare la carica idratante)
- o.e. di limone 4 gocce
- o.e. di rosmarino 4 gocce
- o.e. di menta 4 gocce
Le quantità vanno regolate, anche questa volta, fino ad ottenere un composto omogeneo che non si separa (il rischio è che la parte oleosa rimanga separata da quella solida durante lo scrub). Lo utilizzo due volte a settimana massaggiandolo delicatamente dalle caviglie verso le cosce, anche sull'inguine.
Sinceramente, dopo aver provato quello simil-Saponaria questo è andato in secondo piano: il primo infatti è molto esfoliante, sotto la doccia non si perdono pezzi di sale o limone e la pelle rimane morbida e vellutata... perfino la mia ipercheratosica! :)

Concludendo, spero che questi consigli vi siano stati utili e soprattutto spero che li mettiate presto in pratica perché secondo me questi scrub sono validissimi! :)
Fatemi sapere come vi trovate con un commento qui sotto!


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lunedì 15 luglio 2013

SOS unghie fragili e cuticole!

"Ho le unghie fragili e le cuticole secche che fanno male, cosa posso fare?"
Il problema delle unghie fragili e delle cuticole "fastidiose" è comune, penso, a 9 persone su 10, ma con le giuste informazioni e i giusti rimedi è possibile trovare una soluzione. 



LE CUTICOLE
Come si vede da questa immagine, bisogna distinguere tra eponichio e cuticola: il primo è costituito dalla zona di pelle viva che confina con la base della lamina ungueale; la cuticola è invece il tessuto morto che aderisce alla lamina ungueale. Bisogna quindi stare attenti a distinugere tra i due tipi di tessuti e, nel momento in cui si va a trattare la cuticola, a evitare di inserire strumenti sotto la piega dell'unghia, causando così danni e infezioni.
Spesso le cuticole diventano secche e fasitidiose a causa di una ipercheratinizzazione, che è anche alla base della comparsa delle pellicine che tutti noi abbiamo tirato almeno una volta nella vita: ebbene, non c'è nulla di più sbagliato! Tirando via la pelle, si rischia di esporre il tessuto sottostante a germi e batteri e il risultato può essere l'instaurarsi di una infezione. 

Come si trattano quindi le cuticole?
Innanzitutto bisogna applicare un olio scioglicuticole e immergere le mani in acqua calda e sapone delicato per ammorbidire cuticole e pellicine, per circa 5 minuti. Quindi si sceglie lo strumento da utilizzare, che può essere uno spingicuticole di metallo oppure di legno (più facile da utilizzare e meno pericoloso). Poi bisogna poggiare il bordo dello strumento contro l'eponichio e spingere contro di esso delicatamente: l'eponichio dovrebbe così "scivolare" indietro, mettendo in evidenza la cuticola. 

A questo punto, la cuticola è esposta e quindi si può rimuovere il tessuto morto dalla lamina ungueale. Questo passaggio è molto semplice se si è utilizzato un olio scioglicuticole perché la pelle sarà diventata molto morbida. Non usare mai pinzette, tronchesini o lime elettriche per rimuovere la cuticola! La lima elettrica causa frizione e una sensazione dolorosa di bruciore sulla lamina ungueale. Il tronchesino dovrebbe essere usato solo per tagliare quelle escrescenze di pelle morta che si trovano sui bordi delle unghie.
L'olio scioglicuticole contiene idrossido di sodio o idrossido di potassio e consente la gentile rimozione della cuticola, tuttavia non tutti lo preferiscono perché, ammorbidendo la zona dell'eponichio, talvolta può favorire l'insorgenza di infezioni come la paronichia





UNGHIE FRAGILI: CAUSE E TRATTAMENTI
Le unghie fragili sono un problema comune e ancora non sono ben chiare le cause.
Spesso vi è un sovrapporsi di fattori e di concause: utilizzo di smalti di qualità scadente, carenza alimentare di amminoacidi, malattie autoimmunitarie o micosi.

Fortunatamente però la natura ci viene incontro anche in questo caso!


Alimentazione 
Gli elementi molibdeno e zinco sono fondamentali per la produzione di cheratina, la proteina costitutiva delle unghie.
Il molibdeno è contenuto soprattutto nei cereali integrali, nel latte e nel formaggio, in piselli, fagioli e riso integrale.
I maggiori apportatori di zinco sono: tuorlo d'uovo, germe di grano, pesce, ostriche, carne e formaggio.
La vitamina H (biotina) è ugualmente importante per il metabolismo della cheratina; la si trova nel latte, nel fegato e nei legumi freschi. Ultimamente sono disponibili anche integratori alimentari a base di biotina. 
Una sua assunzione regolare può migliorare sensibilmente la qualità delle unghie.
Mai sottovalutare, anche in questo caso, l'importanza di frutta e verdura, ricche di vitamine e di sali minerali. 


Secondo consiglio: non tagliare le unghie, bensì limarle con una lima delicata a poco a poco, evitando il trauma del tronchesino, che "spezza" proprio la cheratina.
Infine, evitare il più possibile di applicare smalti scadenti e di utilizzare l'acetone; se proprio volete applicare uno smalto, mettete prima una base rinforzante. 




Rimedi naturali
Sono numerosi gli impacchi che possiamo fare per rinforzare le unghie: è necessario possedere dell'olio essenziale di limone (rinforzante e antibatterico, nonché schiarente), o più semplicemente del succo di limone, e dell'olio, che può essere sia di mandorle dolci, sia di oliva, entrambi estremamente idratanti. 

Impacco per unghie al limone e olio extravergine di oliva
Questo impacco (che ho trovato qui) mi è piaciuto molto e devo dire che ha dato dei risultati solo dopo una settimana di applicazione. Inoltre aiuta a combattere anche le unghie ingiallite!
In un bicchiere miscelare un cucchiaio di succo di limone con due cucchiai di olio di oliva: mettere le unghie a bagno per circa 10 minuti e quindi togliere. Ripetere l'operazione tutti i giorni, il risultato non si farà attendere!

Burro rinforzante
In una ciotola di ceramica o di plastica mettere due cucchiai di burro di karitè, un cucchiaino di olio extravergine di oliva e uno di olio di ricino; aggiungere quindi 15 gocce di olio essenziale di limone.
Il burro di karitè e l'olio di oliva sono molto idratanti, l'olio di ricino è un rinforzante naturale per la cheratina (viene infatti utilizzato anche sulle ciglia e sui capelli fragili).
Far fondere il tutto in microonde (attenzione: NON FAR BOLLIRE IL BURRO DI KARITE'!), travasare in un contenitore e aspettare che si solidifichi. Quindi applicarlo sulle unghie prive di smalto tutte le sere prima di andare a letto, massaggiarlo e lasciarlo agire per tutta la notte. 

UNGHIE INGIALLITE
Ci sono diversi fattori per cui le unghie possono diventare gialle: un utilizzo di smalti e acetone aggressivi; il fumo; alcune patologie, sia autoimmunitarie, sia dovute alla presenza di miceti (onicomicosi); traumi meccanici. 
Nel caso di onicomicosi o di patologie generali il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un medico; nei casi invece più blandi, per esempio nel trattamento di traumi oppure dopo l'utilizzo di smalti, si può ricorrere a rimedi naturali.
Io ho trovato molto utili i consigli riportati in questa pagina.

1) Fare uno scrub
Mettere due cucchiai di bicarbonato in una ciotola, aggiungere 5 gocce di olio essenziale di limone e versare un cucchiaio di olio extravergine di oliva nella ciotola. Mescolare per bene e massaggiare con cura le mani e le unghie con questo composto, insistendo sulle unghie più gialle. Poi lasciare agire per pochi minuti e sciacquare con acqua tiepida.

Il bicarbonato è un ottimo sbiancante naturale, e lo stesso vale per l'olio essenziale di limone, che potenzia il lavoro sbiancante del bicarbonato. L'olio di oliva aiuta a nutrire la pelle e le unghie allo stesso tempo.


2) bagno nel succo di limone
Spremere il succo di un limone in una ciotola e mettere a bagno le unghie per almeno 5 minuti: questo sarà di grandissimo aiuto per sbiancare le unghie e rinforzarle. Il limone è probabilmente il miglior rimedio contro le unghie gialle!

3) massaggio con olio extravergine di oliva e olio essenziale di limone
Preparare un mix composto da 5 cucchiai di olio d'oliva e 15 gocce di olio essenziale di limone: metterlo in una bottiglietta di vetro con contagocce o in un botticino vuoto di smalto pulito e lavato con cura.
Dopo lo scrub e il bagno nel succo di limone applicare questo mix sulle unghie e lasciare agire per diversi minuti, poi massaggiare le unghie con cura. Si tratta di un composto che aiuterà a rinforzare le unghie e a sbiancarle, rendendole bellissime.

L'ideale sarebbe fare il trattamento completo una volta alla settimana, ma fare il bagno di limone e il massaggio nutriente tutte le sere: in questo modo sarà possibile risolvere il problema delle unghie gialle molto più velocemente.



Fatemi sapere se avete provato questi trattamenti e come vi siete trovati con un commento! :)
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Comedoni o punti neri: è guerra aperta!

"Il comedone è una dilatazione dell'infundibolo del pelo contenente soprattutto cheratina, ma anche lipidi, pigmenti melanici, batteri microaerobi; si distinguono comedoni aperti con orifizio dilatato di colore scuro ("punti neri") e comedoni chiusi con orifizio molto piccolo ("Punti sottopelle"), vere microscisti follicolari" recita il Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica di Cainelli e Giannetti, pag 295. 
Il comedone - sempre secondo Cainelli e Giannetti - è la lesione elementare alla base del processo infiammatorio delle unità follicolo-sebacee chiamato "acne". Le acni si distinguono in endogene e esogene. 
"L'elemento patogenetico fondamentale [dell'acne volgare o giovanile] è dato da alterazioni della cheratinizzazione della parte inferiore dell'infundibolo che, [...], di norma, non cheratinizza. Questo fenomeno [...] è responsabile dell'ostruzione dell'infundibolo e quindi della formazione del comedone. [...]
"I comedoni aperti sono semplici infundiboli follicolari dilatati ripieni di cellule corneificate, sebo, flora batterica, lieviti e talvolta acari. I comedoni chiusi sono piccole cisti infundibolari ripiene di cellule corneificate, sebo e vai microrganismi, con ostio follicolare aperto ma così piccolo da sembrare clinicamente chiuso". 
A pag 299 del Cainelli Giannetti è descritta l'acne cosmetica nella seguente maniera: "dermatite acneiforme conseguente all'uso di sostanze comedogeniche (lanolina, oliminerali) contenute in alcuni cosmetici e si manifesta pervalentemente in sede periorale". 
Queste sono le definizioni cliniche delle manifestazioni patologiche più eclatanti, ma in generale possiamo dire che chiunque almeno una volta nella vita si è ritrovato a combattere contro fastidiosi punti neri (spesso sul naso) pur non soffrendo di acne.
Dal punto di vista eziopatogenetico è chiaro quindi che il comedone nasce da alterazioni della cheratinizzazione che portano all'occlusione dell'infundibolo con conseguente intrappolamento di certi ceppi di batteri, i quali hanno quindi modo di proliferare e causare l'insorgenza di una reazione immunitaria, con richiamo di linfociti neutrofili, e quindi dei brufoli. Questo può accadere in maniera eclatante come appunto nell'acne, oppure in maniera più soft, più strettamente estetica che non patologica, che è anche quello di cui voglio parlare.
La domanda che quindi tutti noi ci siamo chiesti almeno una volta nella vita davanti allo specchio è stata: senza ricorrere al dermatologo, come posso impedire che nascano punti neri, o più semplicemente, come posso farli diminuire?
La prima volta che sono riuscita a dare una concreta risposta a questa domanda fu quando mi approcciai, un po' timidamente, al mondo dell'ecobio. Allora, ero molto scettica al riguardo: spesso sentivo o leggevo frasi che non mi convincevano, parlavano sempre di "naturale" e nel mio piccolo tali rimedi naturali non avevano mai avuto un grande successo; "verde", "naturale", "100% biologico" mi lasciavano un po' perplessa e mi facevano guardare con un occhio sospettoso alle persone che ne decantavano i benefici.
Poi mi dissi: ok, proviamo. E in effetti mi resi conto che tutte quelle parole non dicevano il falso, che se una crema diceva di essere idratante perché conteneva burro di karité lo era realmente... ho cominiciato ad appassionarmi sempre di più a questo mondo sconosciuto, e presto le risposte sono giunte spontaneamente.
Se il comedone, o punto nero, è una ipercheratinizzazione dell'infundibolo pilifero, e quindi se questo aumento dei cheratinizzazione causa un "intrappolamento" di batteri, è necessario evitare di spalmare sulla pelle sostanze che aiutino questo processo.
Come ho scritto in questo post, per la maggior parte sono siliconi, oli minerali, paraffine e petrolati che creano una vera e propria barriera chimica sulle cellule dell'epidermide, e poi altri oli quali l'olio di mandorle dolci, il cui utilizzo è sconsigliato per esempio su una pelle soggetta all'insorgenza di brufoli e punti neri.
Il primo consiglio che do è quello di eliminare totalmente cosmetici che contengono tali sostanze.
Quali sono le sostanze da evitare nei cosmetici (validissima lista che ho trovato qui)?

PETROLATI:
Mineral oil
Petrolatum
Paraffinum liquidum
Cera microcristallina
Vaselina
Paraffina
Microcrystalline Wax

SILICONI:
Dimethicone
Cyclomethicone
Ciclopentasiloxane

CONSERVANTI (CESSORI DI FORMALDEIDE):
Imidazolidinyl urea
Diazolidinyl urea
Methylchloroisothiazolinone
Methylisothiazolinone
Formaldheyde
DMDM hydantoin
Benzylhemiformal, 2-bromo, 2-nitropropane
1,3-diol, 5-bromo, 5-nitro, 1,3-dioxane
methyldibromo glutaronitrile
sodium hydroxymethylglycinate

ALTRI:
Monoethanolamine (MEA) (es: Cocamide Mea)
Triethanolamine (TEA) (es: Cocamide Tea)
Diethanolamine (DEA) (es: Cocamide Dea)
SLS - Sodium Lauryl Sulfate
Ammonium Lauryl Sulfate
PEG - Polietilenglicole
PPG
Triclosan
5-cloro-2-(2,4-diclorofenossi) fenolo
BHA – butilidrossianisolo – E320
BHT – butilidrossitoluene – E321

Il secondo consiglio che mi sento di dare è di evitare di schiacciarli perché la rottura da trauma non fa che attirare la carica neutrofila, cioè in poche parole non fa che favorire l' "arrivo" dei linfociti responsabili della reazione immunitaria e quindi dell'insorgenza del brufolo. Quindi, sarà bene detergere il viso con detergenti adatti ma non aggressivi (mi sento di consigliare questo), passare un tonico a base di infuso di menta e rosmarino, spalmare una crema ecobio che non contenga schifezze ed utilizzare un make up il più naturale possibile. 
Il terzo consiglio è quello di fare almeno due volte a settimana una accurata pulizia del viso (su cui scriverò un post), magari partendo da una doccia calda per allargare i pori, quindi uno scrub leggero per esfoliare la pelle (anche a base di miele e zucchero di canna) e quindi una maschera del viso a base di argilla bianca (che "asciuga" i brufoli e i punti neri), ossido di zinco (seboassorbente), olio essenziale di tea tree (di cui ho parlato qui) e di limone (entrambi sono antibatterici e disinfettanti), noce moscata (disinfettante), e buccia di arancia grattugiata (le bucce degli agrumi, oltre a essere ricchissime di sostanze antiossidanti, sono anche ricche di molecole antibatteriche e disinfettanti naturali).
Infine, se siete pratici dell'arte dello spignatto, vi consiglio di realizzare un gel antibrufoli a base di niacinamide e trietilcitrato (di cui presto posterò una foto), validissimo secondo me nella lotta contro i punti neri.


Fatemi sapere con un commento quali trattamenti preferite nella lotta contro i punti neri e se c'è qualche prodotto secondo voi veramente valido! :)

domenica 14 luglio 2013

Omnia botanica - gel detergente delicato viso all'olio di rosa mosqueta

Qualche tempo fa la mia più cara amica mi ha fatto scoprire questo gel detergente della Omnia Botanica (si trova da Acqua&Sapone ad un prezzo di €4,71 per 75ml) e devo dire che mi ci sono trovata veramente bene: l'INCI è completamente verde, contiene davvero infuso di rosa e olio di rosa mosqueta, ma soprattutto mi è piaciuto molto perché deterge in profondità ma delicatamente, senza arrossare la pelle o causare quella fastidiosa sensazione in cui "tira" ai lati del viso.
La profumazione è molto delicata e la consistenza è fluida ma non eccessivamente.
Lo consiglio sia a chi ha una pelle mista come la mia, perché deterge in profondità, sia a chi ha una pelle delicata e secca perché l'olio di rosa mosqueta e l'infuso di rosa sono particolarmente emollienti e lenitivi.
Ho potuto testare questo detergente non solo d'estate ma anche d'inverno e devo dire che mi sentivo la pelle del viso come coccolata e non affatto aggredita come capita spesso quando si utilizzano gel detergenti per pelli miste. 



L'INCI, preso da saicosatispalmi.org, è un tripudio di pallini verdi:
Mi sento quindi di consigliare questo detergente e di promuoverlo a pieni voti, perché mi è davvero piaciuto!
Inoltre, data la facilità dell'INCI, secondo me è facilmente riproducibile in casa, cosa che presto farò ;)

E voi, l'avete già provato? Fatemi sapere con un commento! :)

PELLE MATURA: COME ARRIVARE A SESSANT'ANNI CON UNA PELLE DEGNA DI SHARON STONE!

Ho scelto Sharon Stone perché secondo me è una delle donne più belle ed eleganti al mondo; classe (udite udite!) 1958, Sharon Stone sta per raggiungere i sessant'anni con un viso degno di un'opera d'arte! Tralasciando gli aiuti della truccatrice e del chirurgo plastico (e anche di Photoshop), quale donna non vorrebbe arrivare a cinquant'anni con una pelle del genere?
Tutto questo è fattibile, ma vi dirò di più: non serve spendere cifre enormi in chirurgo plastico e creme della Lancome, basta diventare acuti e attenti CONSUMATORI.
Non starò qui a parlarvi dell'importanza di una corretta alimentazione, che deve comprendere frutta e verdura in abbondanza (soprattutto quei vegetali ricchi di sostanze antiossidanti), perché esula dallo scopo di questo post: vi parlerò invece di ciò che possiamo fare ogni giorno dal punto di vista della cosmesi.
Innanzitutto, abolite l'esposizione solare: detta così sembrerà un po' forte, ma i raggi ultravioletti sono la principale causa di insorgenza di macchie della pelle e rughe (e di patologie ben più gravi, come il melanoma... non mi stancherò mai di dirlo!) perché liberano radicali liberi che rappresentano la maggiore fonte di stress per le cellule. Se volete esporvi al sole quindi non lesinate con la protezione solare, usate anche una molto alta (anche 50+) se siete un fototipo chiaro ma, più in generale, proteggetevi sempre partendo da una 30 e evitando di esporvi al sole nelle ore principali del giorno. NON SCOTTATEVI!! A lungo andare le scottature non fanno che favorire l'insorgenza delle patologie e degli inestetismi che vogliamo proprio evitare! Tutto questo però deve costituire una regola generale da seguire non solo in età matura, ma fin dalla giovinezza, perché è da giovani che si mettono le basi per la nostra salute futura.
Secondo consiglio: leggete attentamente l'INCI. Sembrerà la solita minestra riscaldata (l'avrò scritto un centinaio di volte negli ultimi post, qui e qui) ma è cominciando da un consumo consapevole che si possono combattere questi problemi estetici.
Cosa deve contenere una buona crema antirughe? Ma è ovvio, SOSTANZE ANTIOSSIDANTI e ANTIAGE! La vostra crema dovrà quindi essere ricca di Q10 (ricordate il post che ho scritto qualche giorno fa?), gel di acido ialuronico (spesso si trovano in commercio creme che vantano di contenere questo gel quando invece la percentuale non supera lo 0,5%... assicuratevi che ne contenga almeno il 2%, cosa comunque rara da trovare...), acido ascorbico (cioè vitamina C), acido lipoico, pantenolo (provitamina B5), tocoferolo (vitamina E), liposomi schiarenti della vitamina C, caffeina (solo nel caso di borse sotto gli occhi, non di rughe secche, come ho scritto qui), bioflavonoidi, gel d'aloe vera (fa effetto lifting immediato *_*) e oli ricchi di sostanze antiage quali l'olio di rosa mosqueta (particolarmente adatto per le pelli sensibili perché lenisce e idrata), olio di nocciola, olio di carota e di pomodoro (vedi questo post), olio di argan e olio di avocado (molto idratanti).
La mia panna da corpo doposole e la mia crema per pelli mature contengono molti di questi ingredienti... ho voluto creare dei prodotti che combattessero al meglio i radicali liberi ;)
Detto questo, ricordatevi di idratare la pelle ogni giorno perché una buona idratazione è il primo passo per ritardare l'insorgenza dei segni del tempo: scegliete la crema più adatta al vostro tipo di pelle e tutti i giorni, la mattina appena svegli e la sera prima di andare a letto, dopo un'accurata pulizia, massaggiatela delicatamente; preferite creme da notte più "corpose" perché è di notte che la pelle assorbe maggiormente i principi attivi; al mare usate sempre gli occhiali da sole (che ce ne facciamo dell'abbronzatura sul contorno occhi?!), mettete la protezione e NON SCOTTATEVI; mettete SEMPRE un buon doposole ricco di attivi; mangiate frutta e verdura; bevete molta acqua, ma soprattutto...... non siate tristi: il broncio fa venire le rughe :) :)
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LA PELLE E' UN ORGANO DEL CORPO UMANO,COSÌ COME IL FEGATO, I RENI, LO STOMACO....

....e come tale si può ammalare. Per quale motivo tante persone dedicano molta attenzione al cibo, al suo contenuto di grassi o di conservanti o ormoni, consapevoli del loro effetto sull'apparato digerente e più in generale sull'organismo in toto, ma non si interessano affatto a ciò che spalmano sulla loro pelle? Così come un'alimentazione ricca di grassi a lungo andare può favorire l'insorgenza di malattie cardiovascolari, allo stesso modo l'utilizzo di prodotti cosmetici con sostanze di derivazione sintetica e chimica può portare all'insorgenza di problematiche all'epidermide.
La pelle è un organo come tutti gli altri e come tale va rispettato e curato; soprattutto, bisogna tenere conto che esso si ammala proprio come l'intestino, il pancreas, lo stomaco...
La pelle è composta di cellule viventi che lavorano incessantemente e scambiano metaboliti con l'esterno; chi non si rende conto di ciò e non ammette questo, allora non dovrà mai far ricorso al dermatologo in quanto la dermatologia non avrebbe senso di esistere, né esisterebbero quindi le patologie dermatologiche come, per esempio, il melanoma. La pelle assorbe tutto quello con cui entra in contatto, ecco il motivo per cui molti farmaci (antibiotici, antimicotici..) vengono prescritti per uso topico.
Mangereste mai un panino imbottito di paraffina? No. Berreste mai un bicchiere di oli minerali? Non credo proprio. Ingoiereste mai delle pasticche di silicone? Mai e poi. Dunque, perché spalmarle su un organo, sulla pelle?
Smettiamola quindi di pensare che i cosmetici agiscano solo su fattori estetici, perché così non è: essi interagiscono con un organo!

Passare all'ecobio è una presa di coscienza, una scelta che può realmente cambiare il mondo, dal punto di vista ecologico, e anche il nostro organismo: scegliere di utilizzare cosmetici o più in generale prodotti per il corpo ecobio, cioè contenenti almeno il 90% di sostanze naturali (biologiche certificate) senza sostanze chimiche o di sintesi quali siliconi, parabeni, PEG, petrolati, oli minerali e sostanze rilascianti formaldeide, non significa soltato "curare" il nostro corpo, mettendolo a contatto con prodotti non nocivi e realmente funzionanti, ma anche dare una mano a questo povero pianeta, non inquinandolo. Probabilmente penserete che una sola persona non può fare la differenza, ma così non è: sono in moltissimi ogni giorno a fare questa scelta ecobio, sono in moltissimi a soffermarsi davanti agli scaffali dei supermercati o delle profumerie a leggere l'INCI e a chiedersi se pagare 1,99€ per uno shampoo siliconico è più giusto che pagarne 9 per uno totalmente naturale; sono in moltissimi ogni giorno che si rendono conto che la salute vale più del prezzo di un cosmetico. E sono quindi moltissime le persone che, scegliendo una crema piuttosto che un'altra, piano piano, lentamente, contribuiscono a migliorare un po' il pianeta in cui viviamo, a non inquinarlo, a rispettarlo.
Quando faccio la doccia, io so che il sapone che verrà riversato, con molta probabilità, in un fiume, non inquinerà l'ambiente né ucciderà qualche pesce; allo stesso modo, quando mi lavo il viso e mi metto la crema, so cosa sto spalmando, perché so di cosa ha bisogno la mia pelle, e so che le sto facendo un "favore" perché la nutro e la idrato con ciò di cui necessita veramente.
CONSAPEVOLEZZA, anzi, CONSUMO CONSAPEVOLE. Così come leggiamo le etichette delle confezioni di cibo, allo stesso modo dobbiamo leggere quella dei cosmetici.
Perché si può fare davvero la differenza. 


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Olio essenziale di Tea Tree

L’olio essenziale di tea tree, noto anche come olio essenziale di melaleuca o tea tree oil, viene estratto dalle foglie dell’albero di Melaleuca alternifolia, specie vegetale originaria dell’Australia.
Il suo impiego non si limita soltanto alla cosmetica poiché possiede numerosi proprietà e benefici: è infatti un potente antisettico, cicatrizzante, disinfettante della pelle, antimicotico, antiodorante e seboassorbente. Nei preparati cosmetici viene aggiunto alle creme per pelli impure, in quanto disinfetta e purifica in profondità impedendo l'insorgenza di brufoli e comedoni e migliorando l'aspetto generale della pelle; alle creme per il corpo, per il suo spiccato effetto cicatrizzante; infine viene utilizzato puro (poche gocce) sui brufoli persistenti per combattere la carica batterica.
Viene poi impiegato nel trattamento di dermatiti ed eczema, herpes labiale, candida e sudorazione eccessiva.
Se volete essere sicuri di combattere i brufoli e i comedoni, oltre a eliminare dal vostro beauty case i cosmetici contenenti siliconi, che altro non fanno che tappare i pori, munitevi di tea tree oil e aggiungetene qualche goccia alla vostra crema viso abituale, oppure usatene puro (una piccolissima quantità) sulle zone più problematiche. Vi assicuro che nel giro di pochi giorni i brufoli tenderanno a scomparire e la pelle migliorerà il suo aspetto generale. 


Attenzione: l'o.e. di tea tree può causare allergie per cui è sempre meglio fare una piccola prova PRIMA di utilizzarlo (lo stesso vale con tutti gli oli essenziali in generale).
E voi l'avete mai provato aggiungendone poche gocce alla vostra abituale crema per il viso? Fatemi sapere con un commento! :)
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Cosmetici e derivati del petrolio

Sulla pelle bagnata idrata dieci volte di più....
Questo è lo slogan di un famosissimo olio di un'altrettanta famosa casa cosmetica, anzi, multinazionale, che tutti conosceranno. Non c'è bisogno di fare troppi nomi, gli scaffali dei supermercati ne sono sempre ben forniti e sono pronta a scommettere che nelle case degli italiani sarà entrato almeno una volta.

L'Olio Johnson è un prodotto largamente discusso, di cui si è parlato a lungo negli ultimi anni e su cui sono stati scritti fiumi di inchiostro; io credo tuttavia che molti dettagli siano stati tralasciati, spesso, o che comunque non se ne sia parlato in modo veramente approfondito. Ho voluto scrivere un post al riguardo perché ho potuto constatare personalmente che molte persone ignorano tanti aspetti della questione, o per lo meno ci sono molti che utilizzano quotidianamente prodotti cosmetici senza conoscerne il contenuto.
Dal punto di vista dell'INCI, esso non fa proprio sorridere di gioia: paraffinum liquidum, isopropyl palmitate, parfum.
In soldoni, questo prodotto è costituito principalmente di paraffina liquida (gli ingredienti rappresentati maggiormente sono posti nei primi posti, poi a scalare quelli presenti in minore quantità), un emolliente e quindi una profumazione (non si sa se allergizzante o meno).
Petrolatum, paraffinum liquidum e mineral oil sono derivati dalla raffinazione del petrolio e quindi, come tali, sono sostanze altamente inquinanti, non biodegradabili e recentemente inseriti nella direttiva europea di sostanze considerate cancerogene e mutagene di classe II (potete leggere la normativa qui).
Nonostante la paraffina sia stata nominata cancerogena dalla direttiva europea, a causa di un cavillo, secondo cui è cancerogena a causa delle impurità contenute ma se un produttore dichiara che quella che lui utilizza è "pura" può inserirla in un cosmetico, essa viene largamente impiegata da molte case cosmetiche, questo perché ha un basso costo e non irrancidisce.
Ora, dal momento che la membrana cellulare delle cellule della pelle, così come quelle di tutto l'organismo, è lipofila e non idrofila (ossia può essere attraversata da sostanze lipidiche ma non da molecole di acqua), l'unico modo per idratare gli strati superficiali dell'epidermide è quello di cospargerla di sostanze lipofile, come per esempio l'olio di mandorle dolci. Tali oli naturali tuttavia hanno un costo relativamente elevato e, soprattutto, possono irrancidire con una certa velocità, per cui, ai fini di molte case cosmetiche, non rappresentano un investimento su cui puntare.
Quindi, poiché non si può aggiungere e materialmente e chimicamente acqua alla pelle, l'unico potere idratante utilizzato da molti cosmetici contenenti le sostanze di sintesi nominate sopra è quello di creare una barriera tra l'ambiente e l'epidermide che "impedisce" l'evaporazione del sudore. Questa barriera non è naturale perché è composta da molecole molto diverse da quelle presenti nello strato idrolipidico della pelle: a lungo andare, un utilizzo di tali sostanze fa ostacolare la traspirazione, intrappolando i germi presenti e favorendo quindi l'insorgenza di comedoni (punti neri), acne, arrossamenti, reazioni allergiche, brufoli. Possiamo quindi solo immaginare gli effetti di tali sostanze cancerogene sulla pelle dei bambini, i quali vengono spesso idratati con cosmetici di dubbia qualità.
Paraffina, oli minerali e petrolati, riassumendo, non sono solo alla base della formazione di inestetismi cutanei quali punti neri e brufoli, ma sono pure considerati cancerogeni da una direttiva ufficiale. Il mio consiglio è quindi di fare sempre attenzione a ciò che spalmiamo sulla pelle evitando tali sostanze di sintesi, non soltanto per mantenerla pulita e giovane, ma anche per evitare spiacevoli e ben più temibili risvolti patologici.
Concludendo, l'utilizzo di cosmetici contenenti questi prodotti non rappresenta soltanto un "omicidio" ambientale, ma anche un vero e proprio attentato per le cellule della nostra epidermide.
Personalmente, voglio chiudere il post così: VIVA L'OLIO DI MANDORLE DOLCI!! :)
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sabato 13 luglio 2013

Considerazioni riguardo l'INCI

Quando comprate un cosmetico, ricordatevi sempre di leggere l'INCI (International Nomenclature of Cosmetics Ingredients), è lui l'unico indicatore di "verità". Non comprate qualcosa dicendo "ah tanto questa marca è buona! È di farmacia! E poi costa un sacco, quindi è buono per forza!" oppure "io uso il fondotinta di tale marca perché si trova solo in profumeria, costa 50 € e sono sicura che non mi darebbero mai una schifezza sotto questa firma"... ebbene, non c'è nulla di più sbagliato :)
Non voglio fare diffamazione, voglio semplicemente dire che non è vero che siccome la maggior parte delle marche da profumeria sono molto conosciute e soprattutto molto care allora necessariamente sono buone, cioè valide dal punto di vista della lista di materie prime utilizzate. Vi dovete basare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE sull'INCI: imparate a leggere quello, informatevi, imparate le funzioni di ogni ingrediente...e presto capirete che la tale crema di una marca famosissima la cui pubblicità passa ogni giorno in televisione ha al secondo posto la paraffina, ma l'avete pagata 50 €; allo stesso modo, che un doposole di una marca che nel proprio nome ha aggettivi come "verde", "bio" oppure "erboristico"  è paradossalmente pieno zeppo di PEG e siliconi, ma lo stesso vale per molte mille altre marche che troviamo in erboristeria e che, avendo un nome che ricorda la natura, sembrano naturali, ma naturali non lo sono affatto! Vi vendono la solita plastica e il solito petrolio sotto nomi diversi!
La prova del 9 la fa solo L'INCI! Non disdegnate i prodotti viviverde Coop, per esempio, solo perché costano poco o sono della Coop: leggete cosa contengono e rimarrete piacevolmente sorpresi! :)


PERCHE' UTILIZZARE LA CAFFEINA?

La caffeina promuove negli adipociti l’aumento di AMP ciclico (adenosina 5’-monofosfato ciclico) e quindi l’attivazione della lipasi lipolitica, enzima che catalizza l’idrolisi dei trigliceridi a glicerina e acidi grassi che vengono poi rimossi. La caffeina ha perciò proprietà lipolitiche ma notevole è anche la sua capacità di stimolare il drenaggio e la rimozione dei liquidi stagnanti (funzione antiedematosa).
La caffeina viene impiegata nella formulazione di prodotti cosmetici per il trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate. Per uso topico, la caffeina viene impiegata per il contorno occhi, ed in modo particolare in prodotti dedicati al trattamento di borse ed occhiaie. Il razionale d'uso della caffeina contro tali inestetismi sta nella sua capacità di drenare gli accumuli sierosi, consentendo un rapida eliminazione delle stasi di liquidi. Da sottolineare inoltre la nota capacità della caffeina di stimolare la mobilizzazione degli acidi grassi nell'ipoderma, caratteristica che potrebbe renderla controindicata in presenza di occhiaie "secche", scavate da solchi più o meno profondi (rughe), ma indicata laddove sono presenti stati edematosi (per esempio, le famose "borse" sotto gli occhi). Si utilizza al 1-3% a pH acido in soluzioni acquose.

PERCHE' UTILIZZARE IL COENZIMA Q10?

Il coenzima Q10, conosciuto anche come ubidecarenone o ubichinone, è una sostanza naturalmente presente nella nostra pelle. In ambito dermocosmetico è estratto dalle proteine della soia e dei cereali per realizzare prodotti che contrastano il processo d’invecchiamento sfruttandone le numerose proprietà.
Il coenzima Q10 è sintetizzato naturalmente nelle nostre cellule, ma la sua sintesi diminuisce con l’invecchiamento, con la malnutrizione, con alcuni farmaci, con lo stress o con le malattie croniche: quando questo accade l’unica fonte di coenzima Q10 è esogena.
Ha una potente azione di riduzione ossidativi, che agisce nella catena di produzione energetica nelle cellule mitocondriali, e per tale motivo è considerato un ottimo antiossidante.
Proteggendo le strutture cellulari dall'azione dei radicali liberi, è in grado di fornire alle pelle un valido supporto, sia nel processo d’invecchiamento che contro gli agenti aggressivi che producono danni cellulari. Esplica un’efficace azione protettiva nei confronti dei perossidi che danneggiano il collagene e l’elastina, riuscendo a contrastare in tal modo la perdita d'elasticità e la formazione di rughe.
Inoltre, è dotato della proprietà di stimolare il rinnovamento cellulare, che contribuisce a dare nuovo splendore e nuova luminosità al volto.


PERCHE' UTILIZZARE L'OLEOLITO DI POMODORO?

Per quale motivo in alcuni cosmetici fatti in casa, per esempio la mia panna da corpo doposole, viene aggiunto l'oleolito di pomodoro?

Questo si ottiene mettendo a macerare dentro una caraffa le bucce dei pomodori (precedentemente lessati e pelati) con 3/4 di olio di oliva e 1/4 di olio di riso, tenendo il barattolo per circa dieci giorni al sole. L'olio di riso è ricchissimo di tocoferolo (Vitamina E), un antiossidante e conservante naturale, mentre l'olio di oliva, tenuto al sole insieme alle bucce, fa sprigionare le sostanze attive contenute all'interno dei pomodori. 
I pomodori infatti sono ricchissimi di Vitamina C, l'antiossidante per eccellenza, e di licopene, potente antiossidante considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento.
Quando ci esponiamo al sole, i raggi ultravioletti stimolano la liberazione di radicali liberi, responsabili del precoce invecchiamento cutanteo: ecco perché i miei doposole sono ricchissimi di sostanze antiage e antiossidanti quali l'oleolito di pomodoro e di carota (ricchi di beta carotene e licopene), Q10, Vitamina E, Vitamina C, caffeina e acido ialuronico :)
E voi, avete già provato a realizzarlo in casa? Fatemi sapere con un commento!
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Presentazioni!

Questo blog nasce per recensire e parlare di prodotti ecobio, ancora poco conosciuti dal grande pubblico, e più in generale del mondo dello spignatto e della cosmetica homemade.
Scriverò solo ed esclusivamente le mie opinioni e delle mie esperienze, condivisibili o meno, e scriverò anche post con consigli riguardo le problematiche estetiche più comuni.

Buona lettura :)

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